Per la FLC CGIL su passweb non si contratta. Mettiamo a disposizione i nostri uffici legali a tutela del personale Dirigente e Amministrativo che legittimamente si rifiuta di applicare il dispositivo INPS.
La FLC CGIL, da quando (ormai anni) l’INPS, accordandosi con il Ministero e con gli Uffici Scolastici Regionali o con gli Ambiti Territoriali, ha tentato di scaricare sulle scuole, tramite l’applicativo passweb, il trattamento di fine rapporto del personale della scuola, ha sempre rigettato tale adempimento e in ogni sede, in particolare negli incontri sulle semplificazioni, ha sostenuto fermamente questa posizione: fuori passweb dalla scuola, non si tratta su questo argomento in quanto tema “non scolastico” ma puramente e specificamente in capo ad altri organismi.
La scuola non è il terreno su cui altri enti, venendo meno alle proprie ragioni di servizio, possano scaricare impunemente le attività che spettano loro. E non c’è complicità o acquiescenza da parte del Ministero dell’Istruzione e delle sue articolazioni territoriali che possano obbligare la scuola a svolgere attività che non le competono.
Nell’ultimo incontro con il Ministro, la FLC CGIL, sola, per voce della sua Segretaria Generale, Gianna Fracassi, ha posto il problema dell’estromissione totale di questo adempimento dalle segreterie scolastiche.
Altri sindacati si sono sempre astenuti dal prendere posizione e taluno oggi scopre il problema e scopre che tramite contratto si può regolare la materia. E magari anche chiede che si faccia formazione per preparare il personale a fronteggiare l’adempimento. Ma non è con un corsetto formativo che si può risolvere la questione.
Non c’è nulla da regolare, non c’è nessuno da formare: fuori passweb dalla scuola.
Nel frattempo la FLC CGIL, dove le segreterie scolastiche ce lo hanno chiesto, ha sostenuto il personale nella giusta posizione di rifiuto, ottenendo in diversi casi il ritiro di passweb a carico delle scuole.
Ma la FLC CGIL fa di più: poiché le diffide lasciano il tempo che trovano, mette a disposizione i propri uffici legali a tutela di quei Dirigenti, Direttori e Assistenti Amministrativi che si rifiutano di procedere anche per i profili di responsabilità amministrativa e contabile implicata nella procedura.
Il Ministero dell’Istruzione, negli incontri ufficiali, politici e sulle semplificazioni, ha affermato di volersi fare carico del problema. Ebbene lo faccia.
E’ ora di porre fine a questo balletto fra INPS Ministero USR e AT, danzato sulla pelle del personale dirigente e amministrativo della scuola.